Quando sei anni fa è nato Il peso della farfalla, rubai il titolo a un piccolo libro di Erri De Luca.
Lo lessi appassionatamente e poi lo regalai perché le parole non si fermassero alla scrittura, perché viaggiassero ancora nella mia memoria e poi nella mia immaginazione.
Era la storia di un agguato di caccia e di amore. La storia di un uomo e di un cervo.
L’uomo avrebbe vinto. Lo sapevano entrambi, stavano giocando con la morte per vivere di più, per vivere meglio. Uno sguardo lunghissimo giorni, mesi, poi uno sparo, poi il corpo enorme del cervo sulle spalle dell’uomo …. poi.
Poi durante il ritorno a casa, una farfalla si posa sulle corna del cervo e all’improvviso quel peso leggero di farfalla diventa troppo pesante per le spalle dell’uomo. Le ginocchia si piegano. Tutto vacilla, tutto finisce, la neve cade sulle montagne, l’uomo rimane lì per sempre, fino a primavera, il cervo addosso come in un abbraccio.
Ho voluto pensare, lo penso ancora, che quell’uomo vedendo la farfalla volteggiare davanti a lui, le fosse grato. Che sapesse che il peso di quella farfalla avrebbe spostato il suo equilibrio e reso vana la sua caccia.
Che un battito d’ali potesse far volgere lo sguardo era ed è la sfida.
Non accade e non accadrà.
Non succede così nella Storia. I voli sono spostamenti. L’eccesso di memoria invoca la perdita. La voce non conosce il suo suono e il consenso determina le scelte. Si scambia per capacità di impresa la disponibilità ad accogliere e sopportare il giogo del mercato e della mercificazione e il bue cui fu imposto per la prima volta un aratro diventa un’innovazione di processo che non parla più del solco che fu lasciato, né del grano che vi crebbe.
Ma il Teatro è un'altra cosa.
Il Teatro non dice, condivide domande.
Il Teatro depone, sul piccolo spazio di qualche metro quadro, un’intera vita e la mostra nella sua realtà più limpida. Più limpida della vita stessa.
Il Teatro mostra ferite immedicabili per ricordarci che è proprio lì che scorre il sangue.
Il Teatro è irredento,
… come una farfalla, non serve.
C.V